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Balàfia, il villaggio-fortezza nel cuore dell’isola

Nell’idilliaca campagna ibizenca, si trova un grappolo di case troneggiate da torri circolari, un tempo rifugio dai pirati

Merita impolverare le scarpe o le ruote della propria vettura per raggiungere il piccolo centro di Balàfia. Le strade sterrate che conducono a questa manciata di case abbarbicate su una dolce collina, attraversano il bellissimo paesaggio rurale ibizenco, disegnato dai muretti a secco e ombreggiato da folti carrubi, lì dove l’inverno profuma di agrumi mentre l’estate di erbe mediterranee arse dal sole.

Il percorso più suggestivo per raggiungere questo gruppetto di case è quello che parte dalla chiesa di Sant Llorenç de Balàfia, il paesino che dista un chilometro o poco più da questo suggestivo villaggio-fortezza, l’unico di tutta l’isola ad avere una presunta origine araba poiché non esistono fonti archeologiche accreditate che la confermano, contraddistinto da torri circolari che un tempo avevano la funzione difensiva contro le incursioni dei pirati che arrivavano dal mare. Nel XVI secolo, quest’area interna dell’isola era una regione ricca e ben popolata, una vera e propria attrattiva per i corsari che sbarcavano sulla costa di Eivissa. All’inizio del XVIII secolo, Balàfia faceva parte della Chiesa del vicariato di Santa Eulària, ma ben presto divenne un quartiere indipendente che comprendeva le antiche fattorie e i quartieri circostanti. Il suo territorio divenne parrocchia quando fu eretta la chiesa di Sant Llorenç de Balàfia. 

Da nord a sud, le case che formano l’isolato insediamento sono: can Fornàs, can Marès, can Vicent Ferrer, can Pere de na Bet e can Bellmunt. Un tempo erano proprietà dei contadini che lavoravano la terra circostante, oggi le abitazioni sono private, ed alcune sono state trasformate in albergo di lusso. Per questa ragione, è importante fare sempre attenzione nel passeggiare lungo i brevi e stretti vicoli che si snodano tra le case bianchissime, per non entrare nei cortili o nei giardini. Potrete comunque godere dell’atmosfera serena di questo minuscolo centro e ammirare le imponenti “torri-rifugio” di un tempo.

L’insediamento di Balàfia è un complesso di grande valore architettonico, tale da essere catalogato come complesso storico delle Baleari, sia per l’interesse di ciascuna delle abitazioni, sia per il modo particolare in cui sono raggruppate, un piccolo nucleo urbano che si adatta perfettamente alla topografia del terreno, in cui ogni casa mantiene la propria privacy, un rilevante esempio di urbanistica locale. 

Balàfia è l’unico esempio di villaggio-fortezza di presunta origine araba, ma a renderlo così suggestivo è anche l’atmosfera che vi circonda: qui siete immersi nel silenzio della campagna ibizenca, sonnolenta e sorniona, come i numerosi gatti che potrete trovare lungo il vostro cammino, oppure sdraiati sui muretti a secco a prendere il sole, o mentre spiano lo svolazzare dell’avifauna da un albero all’altro.

Tappa alla fonte di Balàfia

Se percorrete la strada che collega la chiesa di Sant Llorenç de Balàfia al centro di Balàfia, fate una piccola sosta alla Font de Balàfia che spunta tra i campi terrazzati della campagna. Questo pozzo, riconoscibile da una piccola e candida architettura tra i muretti a secco, racchiude un grande significato per la vita rurale di un tempo, in un’isola che da sempre centellina sapientemente le riserve d’acqua, e ne fa tesoro. 

L’omaggio ai genius loci delle fonti svelano bellissime tradizioni, tra i più affascinanti i balli tipici dell’isola, i Ball Pagès, che si inscenano proprio vicino ai pozzi e alle sorgenti in diversi punti di Ibiza, una festa che tutt’oggi celebra la raccolta e i lavori in campagna. Non solo passi di danza, queste manifestazioni sono sempre accompagnate dalle degustazioni di dolci tipici come “bunyols” e “orelletes” (due tipi di frittelle) da innaffiare con del buon vino delle cantine locali. La suggestiva Xacota pagesa, la rappresentazione e il balli di Balàfia, si svolgono il 21 di agosto di ogni anno. 

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